Come dicono i capitani d’impresa, non esistono prodotti senza mercato. I business di successo sono quelli che incontrano i desideri e i bisogni delle persone. Le start-up innovative non fanno eccezione, anzi! Una campagna equity è vincente quando riesce a coinvolgere la sua community di riferimento. Ossia potenziali investitori e/o clienti, interessati al prodotto o al servizio offerto.

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La community: lo strumento di cui hai bisogno

Una comunità è un insieme di persone con gli stessi interessi, problemi, desideri. Grazie alla rete, oggi le community possono essere estremamente diffuse, senza perdere in forza comunicativa. Nell’equity crowdfunding le community diventano importanti bacini di clienti e investitori. Parliamo di figure che spesso si sovrappongono. Molte piattaforme come Soisy, Two Hundred Crowd e Seedrs, per esempio, sono sostenute proprio dalle persone che le utilizzano per investire. 

Nelle community le persone amano scambiarsi consigli e discutere per raggiungere quell’obiettivo che li accomuna. L’effetto è di “cassa di risonanza”. Quando la comunità sposa il progetto, le singole persone che vi fanno parte sono più incentivate ad ascoltarti. Sarà la community stessa a spiegare ai suoi componenti le motivazioni del sostegno alla tua campagna. Attraverso questo confronto interno le start up possono addirittura testare in anticipo le idee. Grazie alle opinioni della comunità infatti puoi verificare sul mercato il valore del tuo business già in fase di ideazione.

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Come raggiungere la tua community

Le community vivono sempre di più online. Fondamentali sono i social network come Facebook che permettono un’ampia interazione tra gli utenti. Ma non solo: la community deve essere sempre in contatto con la tua azienda. Raggiungere o creare una community è un lavoro che richiede pazienza e tempo. Ancora di più coltivarla: la comunità è esigente. Per coinvolgerla bisogna darle informazioni, aggiornamenti e approfondimenti esclusivi. Il sito web e il blog sono due strumenti da curare alla perfezione.

Dovrai essere pronto a rispondere alle domande, e sopratutto alle critiche, che verranno dalla community. Il rapporto non può essere verticale: l’azienda deve vivere le communità che coinvolge. Per questo è sempre più diffusa la figura del Community Manager. La buona notizia però è che “le dimensioni non contano”. La grande community non è garanzia di successo. Anzi, se correttamente ingaggiate, le piccole community si trasformano con più probabilità in clienti e investitori.

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Come valorizzare la tua community

Tutto si basa sulla conoscenza reciproca. È importante quindi costruire il rapporto con la community prima della campagna. Così capirai anche quando i membri della comunità sono più attenti, e quali sono i linguaggi e i contenuti più efficaci. Durante la campagna invece è importante “nutrire” la community con una comunicazione esclusiva. Per esempio, potresti organizzare un evento (offline od online) solo per la community. La presenza è un elemento fondamentale.

La community deve sapere che anche tu stai dando loro qualcosa, e non solo viceversa. Per questo motivo non devi essere autoreferenziale. Parla con la community della tua idea, ma anche di ciò che sai sul mercato, sull’equity crowdfunding o di qualsiasi altro argomento possa interessarli. Alla fine della campagna, la tua attività di comunicazione avrà ampliato anche la community stessa. Una classica “win-win situation”, insomma, dove tutti hanno qualcosa da guadagnarci!