La storia del franchising è piuttosto affascinante. Non è solo un’affiliazione commerciale come vuole la definizione. Dietro al significato di franchising c’è una vera e propria filosofia.
Che cos’è il franchising
Il franchising è un tipo di collaborazione che può nascere tra imprese per organizzare la distribuzione di servizi e beni. Si tratta di una buona soluzione per chi vuole mettersi in proprio a livello commerciale non con un proprio brand, almeno all’inizio, ma approfittando della fama, della storia di un brand più importante. Distribuire la propria merce tramite rivendite alle quali concedere la licenza.
Le origini del franchising
Le origini di questa forma di commercio sono davvero antiche come antica è l’origine del termine “franchising”. Il termine franchising deriva dal francese “franchise”, che a sua volta deriva dalla radice franco-renana “frank”, ovvero franchigia. Sin dai tempi del Medioevo si usa il termine franchigia, riferendosi a quel privilegio di libertà e di autonomia concesso a Stati o cittadini da parte di un sovrano. In realtà il primo contratto di affiliazione commerciale riguarda la birra. Tra i primi sistemi che richiamavano il franchising, risalenti all’inizio dell’Ottocento in Europa e USA, è da ricordare il noto “contratto della birra”. Documento o formula di collaborazione utilizzato per la prima volta dai produttori di birra Olandesi e Scozzesi per regolamentare le loro esportazioni. Dall’Europa agli Usa mantenendo il proprio marchio, o brand, si affidarono a dei rivenditori sul posto.
Storia del franchising in Italia
Chi ha inventato il franchising in Italia? Pare che la prima rete in franchising italiana sia nata nel 1970 dall’idea di un’azienda operante nella grande distribuzione, la Gemma d.i., di inaugurare il primo di 55 punti vendita gestiti da una decina di affiliati. Altro non era che un accordo di collaborazione tra aziende.
Oggi, in Italia, il franchising è regolamentato dalla Legge 6 maggio 2004, n. 129. Il contratto di franchising è ancora oggi la formula di collaborazione commerciale più diffusa al mondo. L’articolo 1 cita:
L’affiliazione commerciale (franchising) è il contratto, comunque denominato, fra due soggetti giuridici, economicamente e giuridicamente indipendenti, in base al quale una parte concede la disponibilità all’altra, verso corrispettivo, di un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi a marchi, denominazioni commerciali, insegne, modelli di utilità, disegni, diritti di autore, know-how, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale, inserendo l’affiliato in un sistema costituito da una pluralità di affiliati distribuiti sul territorio, allo scopo di commercializzare determinati beni o servizi.
Chi sono i franchisor e i franchisee
Il franchising è animato da protagonisti: da un lato ci sono gli affilianti ovvero i franchisor, l’azienda che può contare su una struttura commerciale forte e ben consolidata, sia a livello di immagine che dal punto di vista economico-finanziario. Dall’altro troviamo il franchisee o la parte affiliata, che può essere una società oppure una singola impresa o un singolo imprenditore che decide di accettare la filosofia aziendale e commerciale dell’affiliante. Ovviamente sfruttando tutti i vantaggi che ne conseguono ma rimanendo realtà imprenditoriale indipendente, assumendosi responsabilità, oneri e rischi.
Come funziona il franchising
Ecco come funziona avviare una attività in franchising. L’azienda affiliante di solito è produttrice o distributrice di prodotti o servizi legati a una determinata marca o a una determinata insegna. Questa concede all’azienda affiliata, generalmente un rivenditore indipendente, il diritto di commercializzare i propri prodotti e/o servizi utilizzando l’insegna dell’affiliante.
Quando parliamo di filosofia del franchising ci si riferisce alla possibilità di entrare nella storia dell’azienda madre, contando su assistenza tecnica, consulenza, formazione, e soprattutto sull’esperienza e il know-how relativo ai metodi di lavoro e di organizzazione ben collaudati grazie all’esperienza dell’azienda madre.
Il franchising come filosofia commerciale
Scegliere di mettersi in proprio come imprenditore affidandosi a un’azienda forte, nota e ben strutturata diventandone rivenditore non è solo l’inizio di una attività in franchising. È l’inizio di uno stile di vita: è dichiarare di credere alla filosofia di quell’azienda, credere nel valore di quel determinato marchio e riconoscersi in quegli intenti. È sicuramente un vantaggio di tipo operativo, contando sulla formazione e sulle linee guide collaudate di un grande brand.
Ma non si sceglie solo un prodotto da vendere, quando si diventa rivenditore in franchising si sposa anche la storia, il modo di approcciare al mercato, al mondo del lavoro e alle persone di quella determinata azienda madre. Alcuni brand trasudano di emozioni, di testimonianze, di tesori. Non è solo questione di innovazione, bensì di know-how, di valori aziendali che il rivenditore è pronto a trasmettere nella sua comunità.