All’interno di un contratto di franchising vengono stabiliti diritti e obblighi sia del franchisor che dell’affiliato. Di solito gli obblighi vengono suddivisi in due clausole separate: precontrattuali e continuativi. 

I primi sono necessari per consentire a un franchisee di avviare l’attività. Questi includono la formazione iniziale, la fornitura di scorte iniziali e consigli pratici su come avviare l’attività. 

Successivamente sono presenti degli obblighi continui, applicati durante tutta la durata del contratto di franchising. Si tratta dell’obbligo di fornire assistenza e guidare gli affiliati, sviluppare il franchising attraverso attività di marketing mirate e fornire una formazione continua. 

È importante che gli obblighi a carico del franchisor non siano troppo vaghi, in modo che un franchisee non possa effettivamente farli valere contro di lui.

Oltre a questi obblighi contrattuali, i franchisor dovrebbero anche rispettare un dovere di buona fede nei confronti dei franchisee. È importante essere onesti, comunicare in modo adeguato con i franchisee e rispondere a tutte le domande e le necessità. 

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Gli obblighi principali del franchisor

Esistono alcuni obblighi principali che il franchisor deve necessariamente rispettare. 

Obblighi informativi precontrattuali 

Tra gli obblighi imposti dalla legge al franchisor c’è quello dell’informativa precontrattuale, previsto dall’art. 4 della legge 129/2004. Questa obbliga il franchisor a fornire, almeno trenta giorni prima della sottoscrizione del contratto di affiliazione commerciale, la copia completa del contratto da sottoscrivere, insieme ad una serie di informazioni necessarie (link ad articolo esterno), riportate dall’ l’art. 3 della legge 129/2004. 

Obbligo di trasmissione dei segni distintivi e del know-how

Secondo l’art 1 della legge, uno degli elementi che contraddistingue il franchising è la concessione in licenza di un insieme di diritti di proprietà intellettuale o industriale relativi a marchi, insegne e denominazioni commerciali.

Inoltre, è obbligatorio mettere a disposizione del franchisee un know-how consono alla descrizione fornita, solitamente contenuta nel manuale operativo. Spesso questo include delle conoscenze pratiche trasmesse attraverso training e formazione. 

Obbligo di prestare assistenza 

La consulenza e l’assistenza tecnica e commerciale sono un elemento essenziale, immancabile in un franchising di successo, da indicare in dettaglio nel contratto. 

Obbligo di somministrazione (supply) 

Rilevante all’interno di franchising relativi alla distribuzione di beni, ma anche nei franchising di servizi, la maggior parte delle volte l’erogazione è accompagnata da beni che il franchisee deve acquistare presso il franchisor o da produttori e fornitori indicati da quest’ultimo.

Obbligo di provvedere alla promozione pubblicitaria della rete già esistente

L’attività promozionale considerata si riferisce a quella istituzionale, realizzata dal franchisor per tutta la rete di distribuzione, vale a dire per tutti i punti vendita, sia quelli diretti (di sua proprietà) sia quelli in franchising. Questa si distingue dalla pubblicità locale, che deve essere invece realizzata dal singolo franchisee a proprio esclusivo beneficio, seguendo per la realizzazione dei contenuti le linee guida date dal manuale operativo e previa approvazione da parte del franchisor.

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Cosa accade se il franchisor viola gli obblighi?

L’inesatto, l’incompleto o il mancato assolvimento degli obblighi espone il franchisor a delle conseguenze giuridiche pregiudizievoli.

Qualora l’affiliante abbia fornito all’affiliato delle informazioni false, inesatte o incomplete, secondo l’art. 8 della L. n. 129/2008 il franchisee può richiedere l’annullamento del contratto, nonché un eventuale risarcimento del danno.

L’affiliato potrebbe inoltre richiedere una rescissione del contratto e un risarcimento dimostrando che le informazioni false o inesatte ricevute dal franchisor lo hanno sviato dalla corretta comprensione di alcuni elementi essenziali del contratto stesso (come gli investimenti o le royalties). In questo caso dovrà tuttavia dimostrare che l’errore era determinante e riconoscibile dal franchisor.

Il fornire delle informazioni false, inesatte o incomplete riguardo l’affiliazione potrebbe portare il franchisor a subire delle sanzioni per pubblicità ingannevole. L’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) potrebbe infatti notificare una sanzione pecuniaria, anche di considerevole entità, al franchisor, mediante una segnalazione d’ufficio o da parte del franchisee.