Gli aggiornamenti di Google sul controllo e l’ottimizzazione dei contenuti sono croce e delizia di chi si occupa di SEO. Il nuovo aggiornamento Helpful Content Update si preannuncia molto interessante per gli utenti perché promette di privilegiare i migliori contenuti realizzati in ottica people-first. Entriamo nel dettaglio di questo nuovo servizio, che al momento non riguarda i contenuti in lingua italiana, ma sicuramente è un ottimo spunto per la revisione o l’eliminazione dei contenuti già esistenti e un punto di partenza per i nuovi contenuti da realizzare.
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Le novità introdotte da Helpful Content Update
Le modifiche dell’algoritmo di Google sono tra gli incubi peggiori per chi si occupa di creazione di contenuti in ottica SEO, ma rappresentano anche uno specchio interessante di quello che gli utenti cercano dai contenuti e vogliono trovare online.
Con questo nuovo aggiornamento l’intenzione degli sviluppatori è privilegiare i contenuti realmente interessanti, che forniscono informazioni utili per gli utenti e che soprattutto non siano delle repliche di contenuti già realizzati. Di conseguenza articoli aggregatori di contenuti esistenti o articoli prodotti da AI sono il primo bersaglio da colpire per il nuovo algoritmo.
I contenuti privilegiati dal nuovo aggiornamento di Google
Per comprendere meglio l’aggiornamento Helpful Content Update partiamo dalle buone notizie, quindi dai settori di ricerca che vengono privilegiati e messi in evidenza. Tra questi vengono individuati:
- istruzione e apprendimento online
- arte e cultura
- intrattenimento
- tecnologia
- shopping
La motivazione dietro a questa rosa di settori da privilegiare riguarda l’effettivo potenziale di questi argomenti nella creazione di articoli, testi e contenuti realmente innovativi e interessanti per gli utenti.
Innovativi, parola non scelta a caso. Infatti la produzione dei contenuti che offrono un’analisi attenta dei contenuti e dettagli che rendono davvero unico e imperdibile il prodotto per l’utente, sono aspetti che favoriscono il contenuto. Riprodurre dei contenuti esistenti senza aggiungere nulla di più di quello che è già online è un punto a sfavore del contenuto creato, perché una replica che l’algoritmo percepisce come creata non a favore dell’utente ma del posizionamento.
Helpful Content Update, come si selezionano i contenuti
Abbiamo parlato fino ad ora dei contenuti che vengono privilegiati, in realtà il sistema da un punto di vista tecnico lavora in modo inverso. Attraverso l’apprendimento automatico, Google individua i contenuti che reputa di scarso valore per gli utenti e nello stesso tempo impara a riconoscere i contenuti di alto profilo e quindi evolve continuamente.
Lo scopo di Google è offrire all’utente un’esperienza di ricerca che sia rapida e soddisfacente e per ottenere questo risultato deve privilegiare i contenuti che garantiscono all’utente informazioni chiare, utili e dettagliate.
Allo stesso modo, andrà a penalizzare i contenuti che sono realizzati ad hoc per scalare la SERP senza offrire nulla di unico all’utente.
Abbiamo già parlato degli argomenti privilegiati dal nuovo algoritmo e le motivazioni dietro alla valorizzazione dei contenuti people-first. Sarà sicuramente utile, però, individuare quali sono i contenuti nel mirino di Google, con lo scopo di rimediare in corsa. Sì, perché si può intervenire sui contenuti, e ne parleremo a breve.
I contenuti che rientrano nella zona rossa del nuovo algoritmo di Google sono:
- aggregatori di altre informazioni già pubblicate
- contenuti generati da AI
- contenuti creati in modo meccanico per il motore di ricerca
- interi siti, non solo pagine, che non forniscono informazioni ritenute soddisfacenti per la ricerca dell’utente.
Il sistema dunque non andrà alla ricerca solo dei nuovi contenuti pubblicati, ma passerà in rassegna anche contenuti già pubblicati. Come anticipato poco sopra, quindi, è possibile mettere mano ai contenuti e in caso necessario eliminarli per evitare di trascinare tutto il sito nella penalizzazione di Google. Ovviamente le tempistiche per tornare nelle grazie di Google sono piuttosto lunghe, ma per i testi in lingua italiana avere oggi un quadro chiaro delle nuove intenzioni dell’algoritmo, prima che intervenga anche su altre lingue oltre all’inglese, può essere un vantaggio in termini di tempo.
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Come realizzare contenuti people-first
Abbiamo parlato dei settori privilegiati e dei contenuti che saranno penalizzati, manca un solo aspetto da approfondire che riguarda il nodo cruciale del nuovo algoritmo: creare contenuti people-first, quindi contenuti pensati per offrire un’esperienza di ricerca soddisfacente per l’utente.
Come si realizzano contenuti per gli utenti? Abbiamo elencato alcuni aspetti che sono immancabili:
- temi originali, con informazioni aggiuntive e uniche
- contenuti di sicuro interesse per il target del sito
- esposizione di competenze tecniche specifiche, esperienze comprovate e dati rilevabili
- creare dei contenuti che lascino all’utente una nuova competenza o conoscenza.
Alla luce di quanto raccontato fino ad ora di questo aggiornamento di Google, la creazione di nuovi contenuti andrà sicuramente a cambiare nuovamente l’approccio di produzione in ottica SEO dei contenuti. Del resto il settore è abituato ai mutamenti e agli adattamenti del motore di ricerca, ma un approccio basato sulla qualità dei contenuti è sicuramente un importante stimolo alla creazione di prodotti editoriali di grande interesse per l’utente.