Il “Metodo Belli”, realizzato da Raffaele Belli, Partner di yourDIGITAL, aiuta a prendere le decisioni Strategiche vincenti in un Mercato in continua evoluzione e ripensare la tua Azienda in ottica Digitale. Il Metodo ti aiuterà a: costruire la Strategia Digitale in modo consapevole; prendere velocemente una Decisione Strategica; risparmiare Budget e dedicarlo ad investimenti mirati; ridurre drasticamente il tempo necessario nella Progettazione di un Digital Business.
La maggior parte degli Imprenditori sottovaluta alcuni aspetti di business fondamentali per avere successo nel proprio percorso di Trasformazione Digitale. Questo metodo è stato studiato per dare una risposta consapevole e rapida a questi interrogativi:Come si sta evolvendo il mio Settore e cosa vorrebbero i miei clienti da me? I miei clienti continueranno a scegliermi ancora in futuro? Come devo ridisegnare o ripensare i miei servizi/prodotti? Gli strumenti di Marketing che utilizzo sono ancora efficaci? La mia organizzazione reggerà questa trasformazione, abbiamo le competenze per farlo? Quanto mi costerà? Quanto tempo impiegherò? Potrò guadagnare di più o butterò i miei soldi?
I Partner di yourDIGITAL, ti aiuteranno ad analizzare il tuo Business e individuare le scelte strategiche adatte per trasformare in modo vincente la tua Azienda. Ma come funziona veramente il Metodo Belli? Lo abbiamo chiesto al diretto interessato che ci ha raccontato tutti i segreti del suo metodo vincente!
Raffaele, raccontati in un tweet!
Imprenditore, Dottore di Ricerca, creatore del Metodo Belli es esperto di Trasformazione Digitale delle Pmi.
Abbiamo sentito parlare di un metodo scientifico per la digital transformation che porta il tuo nome. È possibile?
Proprio così! È stata una scelta pazza, però ti racconto come è andata: La prima “uscita pubblica” del Metodo Belli è stata durante la prima riunione di yourDIGITAL dove ho presentato per la prima volta la metodologia. È stata una giornata indimenticabile, mentre raccontavo il percorso dei 7 quadranti vedevo le facce dei miei colleghi sorprese ed increduli. In questa prima presentazione il nome che gli avevo dato era “Digital Transformation Model“.
Ma un evento ha cambiato le carte in gioco. Dopo la mia presentazione sentivo gli amici che parlando tra loro dicevano: ” Hai visto il Metodo di Belli che figata?” E allora questa frase mi è rimbombata nelle orecchie per tanti giorni dopo, ed infine ho deciso di chiamarlo così. Aggiungo anche che il Metodo Belli non deriva solo dalla mia ricerca Universitaria, ma rappresenta anche la mia storia imprenditoriale e familiare, rappresenta tutto quello che ho imparato nella mia azienda di famiglia, tutti gli errori che ho commesso in passato e tutta l’esperienza fatta negli ultimi anni. Quindi ci sta!
Noi tutti siamo abituati a lavorare sul business Model Canvas con 9 quadranti. Nel tuo metodo ce ne sono 7. Che fine hanno fatto gli altri due?
Il Metodo Belli, invece è pensato, strutturato ed organizzato per supportare Imprenditori e Manager a definire una Strategia di Trasformazione Digitale che impatta su tutta l’azienda, tenendo in considerazione che l’azienda è un sistema che già sta operando, già ha un proprio mercato, già ha dei cliente da servire, già ha un prodotto/servizio, già ha un Marketing e soprattutto già ha una organizzazione e delle competenze strutturate. Quindi potrei dirti che il BMC e il Metodo Belli lavorano su due livelli diversi che solo in alcuni punti si incontrano. Se devi quindi ripensare nella sua totalità la tua azienda il Metodo Belli è lo strumento ideale.
Quando si pensa al digitale per un’azienda, il pensiero va subito a post, hashtag e campagne, ma in pochi guardano al passaggio precedente, cioè alla comprensione della strategia che c’è dietro. Il tuo metodo, invece nasce proprio per questo. Quanto è importante allineare strategia e operatività?
La trasformazione digitale non è un problema tecnologico, ma strategico. Questo è quello che dico sempre quando imprenditori e manager d’azienda mi chiedono che tipo di nuove tecnologie devono inserire in azienda per diventare aziende digitali. Quando le aziende intraprendono un percorso di trasformazione digitale commettono quasi sempre tutte gli stessi 3 errori. Io le ho chiamate trappole.
La trappola della tecnologia è quando un’azienda focalizza i suoi sforzi e i suoi investimenti lanciandosi a capofitto su una determinata tecnologia. Tipicamente convoca la software house, la web agency di turno per farsi sviluppare un nuovo sito web, una app o un e-commerce ad esempio, ma senza avere bene in mente alcuni temi fondamentali come: lo studio approfondito dell’ambiente competitivo, l’analisi di come i propri clienti acquistano e usufruiscono del prodotto/servizio nell’era digitale, come cambia il proprio posizionamento strategico o come ridefinire l’intera Customer Experience. Spesso quindi accade che lo sviluppo di queste tecnologie, nonostante tecnicamente sviluppate perfettamente, non portano i risultati di business sperati.
La trappola del Digital Marketing è quella più diffusa: sempre più spesso incontro aziende che hanno investito tanto in lead generation online o in campagne pubblicitarie, ma senza avere chiaro in mente una strategia e senza aver lavorato su quello che abbiamo detto prima, Customer experience in primis. Se non si ha un approccio strategico al Digitale i risultati di business non arrivano, anche se si investe tanto in marketing digitale. Considerate che negli ultimi tempi il web e i social media sono diventati molto affollati, sempre più aziende e professionisti invadono con pubblicità il nostro spazio. Sta diventando quindi un ambiente molto competitivo dove fare acquisizione clienti con il risultato che ha sempre più valore la strategia aziendale rispetto ad ” esserci” on line e sui social.
La terza trappola più pericolosa di tutte è quella della Governance. Sempre più spesso incontro aziende che hanno investito in tecnologie o marketing ma senza aver valutato attentamente se l’azienda regge questa trasformazione. In particolare non si analizza tutto quello che concerne il ripensare i processi interni, il valutare le competenze interne e il riorganizzare l’azienda alla luce della strategia di trasformazione digitale. Risultato? Molti più danni che benefici.