Saper fare non basta, occorre sapersi raccontare. Il racconto, com’è noto, è una delle forme più antiche di confronto e di trasmissione delle conoscenze tra gli esseri umani. Oggi, questa forma narrativa conosciuta anche come storytelling entra in azienda attraverso delle tipologie di comunicazione sempre più dirette al dialogo e all’emotività.
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Visual e digital storytelling
Chi ci legge o guarda, se parliamo di visual storytelling, deve emozionarsi, entrare in empatia con noi. È come se ci rivolgessimo ad un conoscente o ad un amico e gli parlassimo di noi, del nostro mondo, di quello che più ci piace e appartiene.
Ognuno ha una storia da raccontare: ma come farlo? Vanno considerati i punti da cui partire, la struttura stessa del digital storytelling, e come in tutte le storie che si rispettino, i ruoli principali, come protagonista e antagonista.
Ancora, bisogna tener conto della propria realtà, dei valori da trasmettere e della tipologia di storytelling che andiamo a creare.
Approfondiamo allora questa affascinante forma di marketing e lasciamo che le parole sappiano parlare di noi.
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Storytelling: gli elementi principali
Raccontare una storia avvincente significa, in primis, tener ben presente il contesto. Proprio come un romanzo, lo storytelling deve basarsi su dei punti cardine.
Visti in un’ottica più strettamente legata al marketing, possiamo dire che questi punti chiave sono:
Il soggetto
Il lettore che deve indentificarsi con la storia.
L’oggetto
Il desiderio, il bisogno del lettore.
Il Destinante
Il brand, prodotto o servizio offerto.
Il Destinatario
Colui che trae vantaggio dall’assistente.
L’Assistente
Il prodotto pubblicizzato.
Il Nemico
L’antagonista.
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Modelli di storytelling
Lo storytelling non prevede un elenco delle caratteristiche del brand e non racconta i dettagli del prodotto, ne sottolinea invece i vantaggi facendo leva sull’emotività e sulla funzionalità del prodotto presentato. Una volta stabilita la sua struttura narrativa, si potrà procedere con il modello più adatto.
James Wedmore, esperto di marketing e studioso del comportamento umano, ha identificato e classificato cinque tipi di storie ad alto tasso di coinvolgimento utili allo storytelling. Vediamoli insieme.
Il viaggio personale
Che racconta com’è nata l’azienda, l’idea o il prodotto.
Il superamento dell’ostacolo
Con il racconto dei problemi e delle difficoltà affrontate, apparentemente insormontabili.
La fiaba
Il più classico dei modelli.
La storia di ispirazione
Utile a motivare i lettori o, in generale, il nostro pubblico.
La storia di ammonimento
Che calca la mano sui rischi e le conseguenze di alcune scelte, facendo leva sul bisogno naturale dell’essere umano di evitare il dolore e le preoccupazioni.
Ricapitolando
L’insieme di queste indicazioni di base ci aiutano a iniziare il racconto della nostra storia. Quindi: analizziamo il contesto, scegliamo i protagonisti e liberiamo la fantasia, ricordando che il marketing non è mai solo dati e numeri, ma parte e si snoda grazie alle emozioni.
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