C’era una volta e c’è ancora uno dei vini più pregiati d’Italia.

Dal 31 gennaio al 2 febbraio, nel Castello di Melfi, il protagonista è stato l’Aglianico, che con le sue note aspre e fruttate ha saputo raccogliere personalità e pareri attorno al suo tavolo.

L’Aglianico chiama, Scai Comunicazione risponde mettendo in campo le proprie competenze nel Food and beverage Marketing organizzando a 360 gradi la consueta e istituzionale riunione del Consiglio Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS).

Due giorni meravigliosi per Raccontare il Territorio, coinvolgendo produttori e tutta la comunità con i sommelier lucani in prima linea ad accogliere i Presidenti AIS di tutta Italia.

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Organizzare questo evento è significato mettere in campo le proprie capacità organizzative. Partire da un concept e svilupparlo in base agli obiettivi, le finalità dell’evento, gli stakeholder, il target coinvolto, il timing e la location. Nello sviluppo di questo concept è stato necessario valutare la fattibilità tecnico economica, considerando anche le risorse necessarie nella sua implementazione. Non sono mancate azioni di pianificazione e lo sviluppo di un piano di marketing contenente le singole attività e tutti i responsabili.

3 giorni per parlare dell’Aglianico, 3 giorni di degustazioni, incontri e approfondimenti. Un evento che non ha avuto solo fini promozionali, ma di profonda conoscenza ed interpretazione di sapori che sanno di storia e lucanità.

Rintracciare le origini di questo buon vino non è facile ma oggi più che mai è necessario dare una forte e concreta spinta alla diffusione del suo sapore e della sua qualità. A renderlo unico anche il “suo” territorio, quello del Vulture, che con le sue tradizioni, i suoi mestieri e la sua cultura ha saputo dare “voce” ad un vino amabile. Ed è da qui che bisogna partire per dare all’Aglianico tutte le possibilità per conquistare il territorio nazionale e non solo.

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Sfida dell’Aglianico all’innovazione e al Marketing

Questa 3 giorni di incontri è servita per definire degli obiettivi, per intraprendere delle strade, per marcare dei percorsi. Grandi personalità italiane del mondo del vino hanno detto la loro e hanno sottolineato come l’unicità di questo vino e del suo territorio possano portare molto lontano.

Un evento che ha richiesto professionalità e dedizione, organizzazione e preparazione. Solo grazie a questo la Basilicata tutta ha potuto fregiarsi di un avvenimento così importante.

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Il Castello di Melfi ha ospitato i membri del Consiglio Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier e il Consiglio del Consorzio di Tutela dall’Aglianico del Vulture. È stato un modo per conoscere il territorio lucano e una delle sue espressioni più valide, il vino. Attraverso l’Aglianico è stato possibile scoprire il territorio e raccontare di lui.

La giornata cruciale è stata quella del 1 febbraio con il talk show: “Raccontare il territorio attraverso il vino: Strumenti e strategie” che ha visto protagonisti Antonello Maietta, presidente nazionale A.I.S e Francesco Perillo, Presidente del Consorzio di Tutela Aglianico del Vulture ed Eugenio Tropeano , Presidente A.I.S. Basilicata. Durante la giornata è intervenuto anche l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Francesco Fanelli. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di un intervento della Regione e del suo impegno nella promozione di questa grande risorsa.

A completare la platea anche tutti i produttori di vino associati al Consorzio che ha tra le sue priorità quella di promuovere azioni volte all’innovazione, mediante la formazione dei suoi membri attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici e di incentivazione finanziaria e l’allineamento ai trend del marketing del vino.

“Abbiamo voluto invitare il Consiglio Nazionale A.I.S nel nostro territorio – dichiara il Presidente Francesco Perillo proprio perché intendiamo intraprendere nuove iniziative di promozione in tutte le regioni d’Italia anche attraverso collaborazioni con professionisti del settore.”

Scai ha saputo cogliere l’importanza di questo evento e dargli la giusta veste rendendo protagonista il vino e, grazie alla collaborazione del Consorzio, ha saputo dare voce al territorio e alle sue peculiarità. Giornate di grande impegno che oltre l’organizzazione hanno guardato al futuro, per costruire qualcosa di sempre più concreto per l’Aglianico e la sua Basilicata. È da qui che bisogna partire per investire sul futuro.

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