Le aziende attirano la nostra attenzione in molti modi. Mettono cartelloni pubblicitari lungo l’autostrada, fanno pubblicità in TV o sui social oppure stampano il loro logo su delle shopping bag.
I migliori brand, però, sanno che un ottimo slogan può essere davvero importante in un’efficace strategia di marketing.
Sono in effetti molti gli slogan che, superata la prova del tempo, si sono imposti nella storia della comunicazione. Ci sono casi di motti politici, come Yes, We Can, ma anche quelli di claim memorabili, come ” Just Do It” di Nike, ” Dove c’è Barilla c’è casa” o la famosissima ” No Martini No Party”. Ecco una carrellata di alcuni degli slogan più influenti, significativi e riconosciuti: ne abbiamo selezionati 20.
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Gli slogan pubblicitari più famosi
Yes We Can
Il senatore Obama ha introdotto per la prima volta questo slogan nel gennaio 2008, la sera delle primarie del New Hampshire.
Monito di una campagna basata sulla speranza e il cambiamento, Yes We Can ha avuto un peso comunicativo essenziale per l’elezione di Obama come presidente degli Stati Uniti. Negli anni seguenti, l’espressione è entrata nel linguaggio politico anche di altri paesi europei.
Think Different
Nel 1997, l’agenzia pubblicitaria TBWA/Chiat/Day fu scelta per inventare un incitamento ad uscire fuori dagli standard e a percorrere strade inesplorate. Steve Jobs ha menzionato “Think Different” durante una sua presentazione ad una fiera chiamata Macworld e le sue parole hanno avuto un enorme impatto sul pubblico, facendo diventare Apple uno dei brand più noti di tutti i tempi.
I’m Lovin’ It
Dal suo lancio nel 2003, il jingle “I’m Lovin’ It” è diventato una delle melodie più riconoscibili al mondo. Dai suoi umili inizi in un’agenzia pubblicitaria tedesca, oggi viene cantata da pop star di fama mondiale.
McDonald’s mette in primo piano l’esperienza dei clienti con il suo cibo: uno slogan semplice e accattivante, dal taglio hip hop, particolarmente in voga tra gli adolescenti.
Che mondo sarebbe senza Nutella?
Il primo barattolo di Nutella uscì dalla fabbrica di Alba il 20 aprile del 1964: da quel momento riscosse un successo istantaneo. “Che mondo sarebbe senza Nutella?” è lo slogan che ha da sempre accompagnato il prodotto, ancora oggi praticamente inimitabile per la sua ricerca segreta, e che ha influenzato la cultura di massa diventando un fenomeno di costume.
Make Love Not War
Apparso all’inizio della guerra del Vietnam negli anni ’60, lo slogan nasce da un movimento di protesta ed è strettamente legato agli hippy, in riferimento alla parte sull’amore libero.
Esistono alcune presunte storie che descrivono nel dettaglio la sua creazione, anche se tutti possono concordare sul fatto che sia apparsa per la prima volta nel 1965.
Just Do It
La storia di questo slogan inizia nella prigione statale dello Utah, dove Gary Gilmore si trovava nel braccio della morte. Nel 1988, durante la creazione dello slogan, Dan Wieden, l’ad executive di Nike, si ricordò delle ultime parole di Gilmore: “Let’s do it”.
Decise di fondere la frase con la campagna “Just Say No” di Nancy Reagan e il resto fa parte della storia della pubblicità. Un inno di determinazione, impegno, l’ideale del lavoro duro trasposto nello sport e l’attenzione per la propria forma fisica.
I Have a Dream
Martin Luther King Jr. debuttò con questa frase almeno nove mesi prima della marcia su Washington del 28 Agosto 1963 e da allora la usò diverse volte. I suoi consiglieri lo scoraggiarono dall’utilizzare di nuovo lo stesso tema e aveva quindi redatto una versione del discorso che non lo includeva. Ma mentre parlava, la cantante gospel Mahalia Jackson lo spinse a “Raccontare loro del sogno”. Abbandonando il testo preparato, improvvisò il resto, facendolo diventare un momento decisivo del movimento per i diritti civili e uno dei discorsi più iconici della storia americana.
Impossible is Nothing
Questo slogan è stato tratto dal marchio sportivo Adidas da una citazione della leggenda della boxe Muhammad Ali, testimonial in una serie di brevi video sviluppati per la campagna.
La visione di Adidas alla base dello slogan era quella di supportare i migliori atleti nei rispettivi eventi sportivi.
Provare per credere
Slogan che si usa ancor oggi nel linguaggio comune, negli anni ‘80 ha avuto la capacità di far spostare gli italiani fino a Biella. Questa frase, apparentemente semplice, ha portato al successo non solo chi lo ha creato, Giorgio Aiazzone per il suo mobilificio, ma anche il testimonial Guido Angeli, all’epoca considerato il re delle televendite.
Così tenero che si taglia con un grissino
Un claim rimasto negli annali della pubblicità. Il brand Rio Mare reclamizzava così il suo tenerissimo tonno di qualità pinna gialla.
Un cult degli anni ’80, sinonimo di bontà e qualità, lo slogan viene riportato visivamente su ogni singola confezione, restando in linea con un tipo di comunicazione coerente e costante nel tempo.
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La potenza è nulla senza controllo
Una frase semplice, ma d’impatto e di successo, che descrive l’anima stessa dello pneumatico Pirelli.
La campagna del 1994 aveva come testimonial il campione olimpico Carl Lewis. La fotografa Annie Leibovitz lo ritrasse nella classica posizione ai blocchi di partenza dei centometristi, sulla pista su cui di solito si allenava, con indosso un paio di tacchi alti rossi.
Il messaggio accompagnato dal claim era chiaro: puoi avere la vettura più potente del mondo, ma se non hai le gomme giuste sarai sempre lento e poco sicuro.
Un diamante è per sempre
Nel 1938, Frances Gerety, copywriter di NW Ayer, scrisse lo slogan per sottolineare la perfetta la sintesi che lega l’amore eterno alla perfezione di un diamante.
In quel periodo la Grande Depressione causò un calo delle vendite di diamanti. Questa campagna cambiò completamente le cose e nel 1951 l’80% delle spose negli Stati Uniti indossava un diamante creato dal brand De Beers.
Two is megl’ che uan
Questo spot Maxibon mette in scena un maldestro tentativo di approccio a due ragazze apparentemente straniere. Era il 1994 e l’attore Stefano Accorsi pronunciava quel “two gust is megl’ che uan”, in un inglese maccheronico, diventata ormai una frase cult. Al tempo stesso, lo slogan esalta il sapore unico di un gelato a due gusti.
Più bianco non si può
Negli anni ’70 il detersivo Dash lanciò il claim: “Lava così bianco che più bianco non si può”. Il significato è evidente: Dash è il detersivo migliore per lavare il bianco. La memorabile campagna con Paolo Ferrari è poi proseguita uguale nel tempo, fedele e coerente allo slogan, con altri testimonial.
Dove c’è Barilla c’è casa
La protagonista delle campagne pubblicitarie del marchio Barilla è da sempre la famiglia.
Tra gli spot pubblicitari in cui si utilizza il celebre claim, si ricorda soprattutto quello del 1987. Una bambina, uscita da scuola, perde lo scuolabus e torna a casa a piedi sotto la pioggia, protetta dal suo impermeabile giallo. Mentre i genitori aspettano il suo rientro preoccupati, lei trova un gattino e lo porta a casa con sé. Ad aspettarla a casa c’è anche un buonissimo piatto di penne rigate Barilla, preparate con amore.
RedBull ti mette le ali
Una frase incisiva e sopra le righe, che si adatta perfettamente ad una bevanda energetica con consumatori attivi. Ogni pubblicità realizzata da Red Bull è associata a questo celebre claim, che diventa il fulcro della loro strategia di marketing.
Una metafora dell’energia che deve soddisfare dopo gli sforzi prolungati e le difficoltà degli impegni quotidiani.
L’ottimismo è il profumo della vita
Tonino Guerra recitava questo famosissimo claim nello spot per Unieuro, nei primi anni 2000. In questa pubblicità il testimonial comunicava il suo entusiasmo e la sua visione positiva verso il futuro.
Uno slogan divenuto famoso anche per chi lo ha pronunciato: un signore dal viso simpatico e affettuoso, con una voce calda e rassicurante, capace di trasmettere una sensazione di familiarità, unite ad un linguaggio semplice e concetti largamente condivisibili e positivi.
No Martini No Party
Dopo le campagne con Naomi Campbell e Sharon Stone, le bollicine Martini hanno raggiunto l’apice del successo con l’affascinante George Clooney e il famoso “No Martini, No Party”.
Con ironia e leggerezza, la frase rispecchia alla perfezione la personalità dinamica del prodotto toccando una corda emotiva nei consumatori. Proprio per questo motivo è stato per anni il leitmotiv di numerose campagne Martini.
What else?
Con la creazione di questo slogan, l’obiettivo di Nespresso era quello di posizionarsi come un marchio di caffè di fascia alta, sviluppando e mantenendo un’immagine esclusiva che va oltre il gusto e la qualità del prodotto stesso. Anche in questo caso George Clooney ne è stato l’ambasciatore per molto tempo. Facilmente associabile al lusso, alla classe, all’aspetto maturo: attributi che si riflettono poi sul marchio Nespresso.
Falqui basta la parola
Uno degli spot più apprezzati ai tempi del Carosello, fu ideato dal cabarettista Marcello Marchesi e interpretato da Tino Scotti. La nascita di questo claim è legata alla necessità che la parola lassativo (il prodotto reclamizzato) non si poteva dire in televisione, insieme alle parole legate a problemi intestinali. Non rimaneva che la parola Falqui, cioè la marca.
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