Quanto contano, quali privilegiare e come utilizzare i social media per dare valore aggiunto alla propria azienda in franchising: tutti i dettagli
Come utilizzare i social media per un’azienda in franchising? Una domanda ricorrente vista la crescita costante del sistema franchising, e il sempre maggiore ricorso all’avvio di attività sul territorio italiano attraverso una simile tipologia di contratto.
Va subito chiarito, rivolgendosi direttamente a chi gestisce o ha intenzione di gestire un’azienda in franchising, che l’utilizzo dei social media è un elemento di grande importanza. Ma ci sono delle logiche diverse alla base rispetto a quelle che muovono la gestione dei social di imprese non in franchising.
La società in franchising dovrà ovviamente sfruttare anche sul piano social tutte le novità commerciali riconducibili al franchisor, ovvero al marchio centrale. Ma può e deve farlo con agganci riferiti alla propria area di licenza, così da garantirsi una comunicazione mirata e di conseguenza una maggiore efficacia nell’attirare l’utenza.
Tra Facebook, Instagram, Twitter e altre piattaforme, vale quindi la pena analizzare nel dettaglio l’utilizzo dei social media per un’azienda in franchising, inquadrando più da vicino l’intero fenomeno.
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Come utilizzare i social media per un’azienda in franchising: meglio Facebook o Instagram?
Il marchio presentato a livello nazionale non potrà mai essere in grado di comunicare in maniera diretta ed esaustiva quella che è l’attività locale di un’azienda in franchising. Ecco che quindi i social network assumono un’importanza cruciale a livello regionale e locale.
Prendiamo ad esempio la multinazionale X che vende patatine fritte, e ha un affiliato in un piccolo paesino in provincia di Roma. Questo affiliato resterà aperto tutta la notte in occasione della locale festa del Santo patrono. Viene da sé che una simile circostanza può essere comunicata e promossa tramite i social network specifici dell’azienda in franchising.
Quest’ultima, rivolgendosi ai propri clienti a livello locale, porta avanti così un utilizzo che garantisce una maggiore funzionalità, e può attirare utenza nella propria area di competenza.
D’accordo, ma che tipo di comunicazione scegliere?
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Copiare punto per punto il marchio centrale non è mai una buona idea, visto che un franchising è sì un’affiliazione commerciale, ma fatta di attività che fanno business e lavorano su scenari diversi, e soprattutto con persone diverse.
È quindi utile e saggio personalizzare i propri social con dettagli locali che possono colpire. Torniamo, ad esempio, alla solita multinazionale X che vende patatine fritte e che ha un affiliato in un piccolo paesino in provincia di Roma. Quest’ultimo fonda buona parte del suo servizio ai clienti sulla rapidità dei due dipendenti, Mario e Carlo, che riescono a servire una confezione di patatine croccanti in meno di un minuto. Questo è un aspetto che posso e devo comunicare a livello di social network sui canali dell’azienda in franchising.
Ma cosa utilizzo? Facebook? Instagram? L’ideale è sempre utilizzare le stesse piattaforme sulle quali il marchio centrale e più attivo, elemento che garantisce di velocizzare rimandi, condivisioni, reciproche citazioni e sponsorizzazioni.
Facebook per diffondere testi relativi a informazioni, promozioni, eventi, e Instagram per giocare sull’impatto dei propri prodotti a livello visivo.
È infine utilissimo sfruttare entrambi i suddetti social garantendo rapide risposte agli utenti che scelgono di utilizzare la chat diretta, così da dare una pratica idea di presenza e supporto che non può far altro che rivelarsi utile nell’attirare e fidelizzare i clienti.
Avvicinandosi al marchio e facendolo con riferimento alle sue estensioni locali, il cliente percepirà in questi scambi comunicativi un valore aggiunto che il franchisor per sua natura non può essere in grado di dare.