Per le aziende, scegliere un nome potrebbe apparire come una pratica piuttosto superficiale, anche se in realtà si tratta di un aspetto da non sottovalutare

Il nome giusto può infatti dare valore al marchio, favorire il riconoscimento dell’azienda e persino renderla più popolare della concorrenza. La scelta del nome sbagliato, d’altra parte, potrebbe creare confusione o, peggio, essere totalmente ignorato.

Quali sono quindi le regole da seguire per realizzare un brand naming di successo?

LEGGI ANCHE – Brand architecture: cos’è e perché oggi il marchio è così importante

Come scegliere il nome più adatto alla tua attività

Idealmente, il nome perfetto dovrebbe descrivere in modo chiaro chi sei e cosa rappresenti in una o due parole. Attraverso poche lettere, dovrai quindi trasmettere il tuo valore e ciò che ti rende unico.

Ricorda che il nome della tua attività è il modo con cui i tuoi clienti acquisiranno familiarità con il tuo marchio. Se non fai un buon brand naming, corri il rischio di non raggiungere il tuo target

Ecco i passaggi chiave che ogni azienda dovrebbe seguire durante il processo di definizione del proprio marchio.

Rendilo indimenticabile

Nel settore del branding, rendere memorabile un marchio si associa spesso a qualcosa che si aggrappi alle mente e al cuore del tuo pubblico.

Un modo per rendere davvero unico il nome della tua attività è quello di inventare una parola completamente nuova, come Google. Tuttavia, assegnare al proprio business un nome di fantasia non è un’impresa semplice, sia nel trovare il nome che evochi le giuste sensazioni, sia perché necessita di operazioni di marketing specifiche in modo che la gente lo associ ai prodotti o ai servizi offerti. 

La sfida è quella di trovare un equilibrio che possa rendere il tuo nome diverso, ma allo stesso tempo riconoscibile. 

Fallo sembrare naturale

Un aspetto molto importante di un nome riguarda la sua comunicabilità. Quando un cliente lo dice ad alta voce o lo detta a qualcuno al telefono, dovrebbe farlo in modo del tutto naturale

Riuscirebbe a pronunciarlo bene o potrebbe essere facilmente frainteso? Se pensi che l’ipotetico interlocutore chiederà di ripetere nuovamente il nome dell’azienda, eliminalo subito dalla lista: nessuno vuole pronunciare un nome simile ad uno scioglilingua. 

Attenzione alla minaccia delle sigle

Non c’è nulla di sbagliato nel fatto che i tuoi clienti trasformino il nome del tuo marchio in una sigla, come IBM. Ma questo non significa che questo debba essere costituito esclusivamente da iniziali.

Se da una parte le sigle sono veloci da digitare e facili da ricordare, dall’altra sono anonime e non forniscono informazioni utili all’identità del brand

Punta sulla semplicità

Probabilmente hai già sentito parlare della regola KISS o Keep it Simple, Stupid. Più i tuoi sforzi di marketing mirano alla brevità e alla semplicità, più è probabile che riescano a colpire i tuoi clienti target.

Limita il tuo nome a due sillabe e mantienilo breve. Evita di usare frasi strane o trattini e assicurati che abbia un senso sia per te, che per chi lo legge.

Non limitarti

Crea un nome che possa descrivere accuratamente la tua attività, ma fai attenzione a non scegliere qualcosa che possa impedire al brand di crescere.

Se decidi, ad esempio, di avviare un’attività di vendita di scarpe, ma sai che in futuro potresti vendere qualsiasi tipo di abbigliamento, non chiamarla “Le scarpe di Sam”. 

Usando un nome di questo tipo (detto anche funzionale) corri il rischio che l’azienda non possa più ampliare o modificare il proprio settore merceologico.

Inoltre, questi nomi si confondono in mezzo a tutti gli altri: dai al tuo marchio una marcia in più!

Studia la concorrenza 

Molte aziende, sottovalutando l’importanza del brand naming, decidono di utilizzare nomi simili, creando molta confusione nella mente dei potenziali clienti. Una breve ricerca nel tuo settore ti permetterà di scoprire le idee più originali da cui prendere spunto e quelle da evitare per distinguerti.

Valuta di aggiungere dei numeri

Hai mai pensato di aggiungere un numero al nome del tuo brand? Oltre a stimolare la curiosità e dare profondità al nome, marchi come Studio73 o Casa24 si prestano ad un ottimo impatto visivo in fase di progettazione del logo aziendale. 

Fai brainstorming

Sei a corto di idee? Scrivi su un foglio tutto ciò che ci viene in mente e fai un po’ di brainstorming.

Riunisci tutti i membri più importanti del tuo team e chiedi loro di mettere insieme delle idee basate sui termini che userebbero per descrivere la tua attività.

Scegli un nome originale

Controlla sempre che il marchio non sia già stato registrato. Puoi delegare questa fase di indagine ad uno studio legale specializzato nella registrazione di marchi o consultare tu stesso i principali database dei marchi, come l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, il Servizio di Consultazione dei Marchi dell’Unione Europea, il Global Brand Database e il Trade Mark View.

Metti in competizione i nomi migliori 

Una volta seguite tutte le regole, ti ritroverai con una grande lista di nomi molto diversi tra loro

Prima di prendere la scelta definitiva, seleziona i migliori e mettili in competizione tra loro. Sottoponi questi nomi a colleghi, amici, potenziali clienti, stampali e attaccali su buste o brochure. Infine, inizia a pensare al logo: noterai che alcuni marchi si adatteranno meglio di altri ad essere abbinati ad un’immagine specifica.